Maglia gara Ballack Bayer Leverkusen - Autografata
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Descrizione
Maglia gara del Bayer Leverkusen preparata / indossata da Michael Ballack in occasione di una partita di Bundesliga, stagione 2011/12.
Non sempre serve una fascia al braccio per guidare la propria squadra. A volte basta la presenza, lo sguardo, l’autorità naturale che pochi, pochissimi, possiedono. Michael Ballack era uno di quei pochi. Infatti, nella stagione 2010-2011, Ballack tornò al Bayer Leverkusen, il club dove si era già affermato agli inizi della carriera tra il 1999 e il 2002. Nella sua seconda avventura con la maglia rossonera, disputò 26 partite in campionato, andando a segno in due occasioni. Ma il suo impatto andò ben oltre i numeri: anche se solo saltuariamente gli venne affidata la fascia di capitano, il suo ruolo di leader fu evidente. Era una guida senza investitura ufficiale, ma con un peso specifico che si faceva sentire in ogni zona del campo.
Del resto, per tutti era Der Capitano, così veniva chiamato in patria. Ballack ha legato indissolubilmente il suo nome al concetto di leadership nel calcio tedesco. E' stato capitano della nazionale dal 2004 al 2010, diventando l’uomo simbolo di una intera generazione: guidò la Germania alla semifinale del Mondiale 2006, disputato in casa, e fino alla finale di Euro 2008, persa contro la Spagna.
Nel 2010, un infortunio alla caviglia gli negò il Mondiale in Sudafrica, al suo posto ricevette la fascia Philipp Lahm. Quando Ballack tornò, rivendicò pubblicamente il suo ruolo: «Le gerarchie vanno rispettate», disse. Ma la scelta del CT Löw fu chiara: la nuova Germania avrebbe avuto un altro capitano. Ballack non tornò mai più in nazionale. Si fermò a 98 presenze e 42 gol. Ma per molti, il suo sguardo fiero e quel numero 13 sulle spalle resteranno per sempre l'immagine stessa della Mannschaft di quegli anni.
La maglia esposta testimonia proprio il suo secondo ciclo al Bayer Leverkusen e le controversie legate alla fascia da capitano, portando anche sul retro la firma del campione tedesco, affiancata dal 13, da sempre suo numero rappresentativo.
Questo cimelio fa parte della fornitura gara messa a disposizione degli atleti in occasione delle competizioni ufficiali e differisce nelle sue caratteristiche peculiari dai prodotti messi in commercio dallo sponsor tecnico, potrebbe essere stato indossato in partita e lavato dopo il termine della gara oppure preparato per il match ma poi non utilizzato.
Specifiche tecniche:
- Modello home
- Taglia XL
- Made in Thailand
- Patch Bundesliga applicata sulla manica destra
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Maglia gara del Bayer Leverkusen preparata / indossata da Michael Ballack in occasione di una partita di Bundesliga, stagione 2011/12.
Non sempre serve una fascia al braccio per guidare la propria squadra. A volte basta la presenza, lo sguardo, l’autorità naturale che pochi, pochissimi, possiedono. Michael Ballack era uno di quei pochi. Infatti, nella stagione 2010-2011, Ballack tornò al Bayer Leverkusen, il club dove si era già affermato agli inizi della carriera tra il 1999 e il 2002. Nella sua seconda avventura con la maglia rossonera, disputò 26 partite in campionato, andando a segno in due occasioni. Ma il suo impatto andò ben oltre i numeri: anche se solo saltuariamente gli venne affidata la fascia di capitano, il suo ruolo di leader fu evidente. Era una guida senza investitura ufficiale, ma con un peso specifico che si faceva sentire in ogni zona del campo.
Del resto, per tutti era Der Capitano, così veniva chiamato in patria. Ballack ha legato indissolubilmente il suo nome al concetto di leadership nel calcio tedesco. E' stato capitano della nazionale dal 2004 al 2010, diventando l’uomo simbolo di una intera generazione: guidò la Germania alla semifinale del Mondiale 2006, disputato in casa, e fino alla finale di Euro 2008, persa contro la Spagna.
Nel 2010, un infortunio alla caviglia gli negò il Mondiale in Sudafrica, al suo posto ricevette la fascia Philipp Lahm. Quando Ballack tornò, rivendicò pubblicamente il suo ruolo: «Le gerarchie vanno rispettate», disse. Ma la scelta del CT Löw fu chiara: la nuova Germania avrebbe avuto un altro capitano. Ballack non tornò mai più in nazionale. Si fermò a 98 presenze e 42 gol. Ma per molti, il suo sguardo fiero e quel numero 13 sulle spalle resteranno per sempre l'immagine stessa della Mannschaft di quegli anni.
La maglia esposta testimonia proprio il suo secondo ciclo al Bayer Leverkusen e le controversie legate alla fascia da capitano, portando anche sul retro la firma del campione tedesco, affiancata dal 13, da sempre suo numero rappresentativo.
Questo cimelio fa parte della fornitura gara messa a disposizione degli atleti in occasione delle competizioni ufficiali e differisce nelle sue caratteristiche peculiari dai prodotti messi in commercio dallo sponsor tecnico, potrebbe essere stato indossato in partita e lavato dopo il termine della gara oppure preparato per il match ma poi non utilizzato.
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- Taglia XL
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