Guanti indossati Kahn Bayern Monaco vs Borussia Dortmund

Descrizione
Guanti gara indossati da Oliver Kahn per la partita di Bundesliga giocata contro il Borussia Dortmund nella stagione 2001/2002.
Immagina questi guanti da gara di Oliver Kahn, indossati una sola volta durante la sfida di Bundesliga 2001/2002 contro il Borussia Dortmund, chiusa sull’1-1, non come un semplice accessorio tecnico, ma come frammenti viventi di un’epica sportiva. Non sono solo lattice e tessuto: sono estensioni delle mani di un titano, strumenti con cui Kahn plasmava ordine nel caos dell’area di rigore.
Nel gelo concitato di un pomeriggio tedesco, lo stadio trattiene il respiro mentre lui comanda la difesa con urla taglienti come fendenti. Questi guanti, scelti per una singola occasione, hanno raccolto il sudore di quel giorno e il peso di una responsabilità: tenere alta la linea, scuotere i compagni, bloccare l’inevitabile. Il pareggio contro il Dortmund non fu resa, ma un atto di resistenza. E i guanti? Testimoni silenziosi di quell'equilibrio conquistato con grinta, disciplina e una presenza che dominava ogni metro di campo.
All’alba del 2002, Oliver Kahn era pronto a trasformarsi da monumentale portiere a guida riconosciuta: iniziava la sua era da capitano del Bayern Monaco. Dal 2002 al 2008 portò la fascia con la stessa intensità con cui affrontava ogni parata. Il soprannome “The Titan” non era un’iperbole: rappresentava una leadership assoluta, fatta di carisma feroce, spirito guerriero e implacabile concentrazione. La sua voce rimbombava tra i pali, ma era la sua autorità silenziosa a incutere il massimo rispetto.
Sotto la sua guida, il Bayern vinse titoli nazionali e internazionali, proseguendo un ciclo trionfale già inaugurato dalla leggendaria vittoria in Champions League del 2000/01, dove fu decisivo fino all’ultimo rigore. E mentre accumulava premi individuali, come quattro volte miglior portiere UEFA, Pallone d’Argento ai Mondiali 2002, riconoscimenti IFFHS, Kahn diventava sempre più simbolo della Germania calcistica, incarnazione della disciplina mitteleuropea trasformata in arte difensiva.
Questi guanti, usati in una singola partita, racchiudono l’essenza del passaggio di testimone: da portiere straordinario a guida indiscussa. Non sono solo un frammento della stagione 2001/02, ma l’alba di un nuovo Kahn, quello che, da lì a poco, avrebbe portato la fascia e il peso del club sulle spalle. Un oggetto raro e potentemente evocativo: reliquia tattile di un’epoca fatta di acciaio, orgoglio e comando.
Possederli significa stringere tra le mani il manifesto di una leadership in divenire, il momento in cui un uomo solo, con due guanti e uno sguardo infuocato, riusciva a farsi squadra. Una reliquia autentica di una leggenda tedesca.
Questo cimelio fa parte della fornitura gara messa a disposizione degli atleti in occasione delle competizioni ufficiali e differisce nelle sue caratteristiche peculiari dai prodotti messi in commercio dallo sponsor tecnico.
Oliver Kahn era solito indossare guanti senza polsiera e senza stecche, ma, unicamente in questa partita ha indossato questo specifico modello, con polsiera e stecche.
I guanti presentano le stecche per le dita che sono concepite per permetterti di flettere la mano e per irrigidirsi in estensione, evitando di subire infortuni dovuti all'iper-estensione.
Specifiche tecniche:
- Sponsor Adiadas
- Scritta Finger Save alla base base dei guanti

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Guanti gara indossati da Oliver Kahn per la partita di Bundesliga giocata contro il Borussia Dortmund nella stagione 2001/2002.
Immagina questi guanti da gara di Oliver Kahn, indossati una sola volta durante la sfida di Bundesliga 2001/2002 contro il Borussia Dortmund, chiusa sull’1-1, non come un semplice accessorio tecnico, ma come frammenti viventi di un’epica sportiva. Non sono solo lattice e tessuto: sono estensioni delle mani di un titano, strumenti con cui Kahn plasmava ordine nel caos dell’area di rigore.
Nel gelo concitato di un pomeriggio tedesco, lo stadio trattiene il respiro mentre lui comanda la difesa con urla taglienti come fendenti. Questi guanti, scelti per una singola occasione, hanno raccolto il sudore di quel giorno e il peso di una responsabilità: tenere alta la linea, scuotere i compagni, bloccare l’inevitabile. Il pareggio contro il Dortmund non fu resa, ma un atto di resistenza. E i guanti? Testimoni silenziosi di quell'equilibrio conquistato con grinta, disciplina e una presenza che dominava ogni metro di campo.
All’alba del 2002, Oliver Kahn era pronto a trasformarsi da monumentale portiere a guida riconosciuta: iniziava la sua era da capitano del Bayern Monaco. Dal 2002 al 2008 portò la fascia con la stessa intensità con cui affrontava ogni parata. Il soprannome “The Titan” non era un’iperbole: rappresentava una leadership assoluta, fatta di carisma feroce, spirito guerriero e implacabile concentrazione. La sua voce rimbombava tra i pali, ma era la sua autorità silenziosa a incutere il massimo rispetto.
Sotto la sua guida, il Bayern vinse titoli nazionali e internazionali, proseguendo un ciclo trionfale già inaugurato dalla leggendaria vittoria in Champions League del 2000/01, dove fu decisivo fino all’ultimo rigore. E mentre accumulava premi individuali, come quattro volte miglior portiere UEFA, Pallone d’Argento ai Mondiali 2002, riconoscimenti IFFHS, Kahn diventava sempre più simbolo della Germania calcistica, incarnazione della disciplina mitteleuropea trasformata in arte difensiva.
Questi guanti, usati in una singola partita, racchiudono l’essenza del passaggio di testimone: da portiere straordinario a guida indiscussa. Non sono solo un frammento della stagione 2001/02, ma l’alba di un nuovo Kahn, quello che, da lì a poco, avrebbe portato la fascia e il peso del club sulle spalle. Un oggetto raro e potentemente evocativo: reliquia tattile di un’epoca fatta di acciaio, orgoglio e comando.
Possederli significa stringere tra le mani il manifesto di una leadership in divenire, il momento in cui un uomo solo, con due guanti e uno sguardo infuocato, riusciva a farsi squadra. Una reliquia autentica di una leggenda tedesca.
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Oliver Kahn era solito indossare guanti senza polsiera e senza stecche, ma, unicamente in questa partita ha indossato questo specifico modello, con polsiera e stecche.
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