Maglia gara del Cagliari preparata / indossata da Greatti in occasione di una partita di Serie A, stagione 1969/70. Si tratta anche della stessa maglia gara preparata/indossata dal numero 5 del settore giovanile del Cagliari in una partita ufficiale nella stagione successiva, stagione 1970/71.

C’è una maglia che non appartiene solo a una stagione, ma a una memoria collettiva: quella del Cagliari 1969–70, anno dello scudetto. Bianca, con colletto chiuso da laccetti blu e rossi, e il simbolo dei Quattro Mori cucito all’altezza del cuore: era più di una divisa, era un vessillo di orgoglio isolano, cucito con la stoffa dell’impresa.

Ma una maglia così non smette di vivere al fischio finale. Le stesse divise venivano l’anno dopo consegnate ai giovani della Primavera, come confermato dal timbro visibile in foto gallery.

E fu proprio una di quelle a raccontare una storia dentro la storia: la maglia in asta mostra chiaramente il numero 5, sopra un 10 sbiadito, come un’eco sotto pelle.

Un gesto pratico diventava così poesia sportiva: il numero 10, che fu di Ricciotti Greatti, faro del centrocampo rossoblù, lasciava il segno sotto la stoffa. Era il riflesso di un’eredità che passava di mano in mano, da titolare a promessa.

Quel 10 era il cuore pulsante del gioco, il cervello accanto al carisma di Gigi Riva. Greatti non aveva bisogno di gesti teatrali: guidava con visione, geometrie e carattere. E, nel gioco dei numeri, anche il 5, numero utilizzato la stagione successiva nel settore giovanile, aveva il suo significato. Era quello del capitano Pierluigi Cera, il libero moderno voluto da Manlio Scopigno, che aveva ridisegnato la difesa come un’architettura fluida e intelligente. In lui, la fascia non era solo un simbolo: era la proiezione di una squadra intera, compatta, rivoluzionaria.

E così, questa maglia unica, 5 sopra 10, Greatti dentro Cera, Cagliari dentro l’Italia, diventa una reliquia che racconta più di una stagione vincente. Racconta un ciclo di vita, dove il talento diventa eredità, dove il tessuto si fa tramando. Non è solo un capo d’abbigliamento: è la pelle della gloria, indossata, tramandata, sopravvissuta.

Questo cimelio fa parte della fornitura gara messa a disposizione degli atleti in occasione delle competizioni ufficiali e differisce nelle sue caratteristiche peculiari dai prodotti messi in commercio dallo sponsor tecnico, potrebbe essere stato indossato in partita e lavato dopo il termine della gara oppure preparato per il match ma poi non utilizzato.

Specifiche tecniche:

• Modello away