Scarpe gara Cristiano Ronaldo Real Madrid

Descrizione
Scarpe gara preparate per/indossate da Cristiano Ronaldo con il Real Madrid durante la stagione, stagione 2011/12.
Cristiano Ronaldo non ha solo infranto record, sollevato trofei o firmato capolavori in campo. Ha riscritto cosa significhi essere un capitano. La sua prima volta con la fascia sul braccio risale al 2007, in un’amichevole contro il Brasile. Aveva solo 22 anni, ma negli occhi brillava già quella fame che non si spegne mai. Da quel giorno, il Portogallo non ebbe soltanto un fuoriclasse in più, ma un leader autentico.
Pochi momenti nella storia dello sport sono intensi come quella notte del 10 luglio 2016. Finale di Euro. Cristiano, ferito, costretto a uscire. Ma non se ne va. Resta lì, al limite del campo, fascia al braccio e cuore in mano, a guidare i compagni con la voce, con lo sguardo, con ogni fibra del suo essere. Quando l’arbitro fischia la fine e il Portogallo è campione d’Europa, CR7 alza la coppa tra le lacrime. Non per sé. Per la sua gente.
Nel 2019, nella prima edizione della UEFA Nations League, è ancora lui a prendere per mano la squadra. Tripletta in semifinale e trionfo in finale. Il tempo non scalfisce la sua voglia di vincere.
E poi il 2025. Quarant’anni, ancora in campo, ancora capitano. Nella finale contro la Spagna segna il gol del pareggio prima di uscire per infortunio. Non serve restare fino all’ultimo secondo: la sua energia rimane. Il Portogallo vince ai rigori. Ed è di nuovo leggenda.
Tre coppe, un’unica certezza: quando la fascia è sul braccio di Cristiano Ronaldo, nulla è impossibile.
Al Real Madrid, nelle rare volte in cui ha indossato la fascia, la squadra non ha mai perso. In Arabia Saudita, oggi è il faro dell’Al-Nassr, riferimento dentro e fuori dal campo. Anche alla Juventus e al Manchester United, pur senza essere capitano ufficiale, era lui a trascinare. Lo faceva con il gesto giusto al momento giusto, con l’intensità dello sguardo, con la naturalezza di chi è nato per guidare.
Essere capitano, per Cristiano, non è mai stato un titolo, anzi è sempre stato un compito. Un patto silenzioso con i suoi compagni, un voto di responsabilità con il suo pubblico. Non urlava, non dominava con la voce. Ma con l’esempio, con la presenza, con il sacrificio.
Ha segnato in ogni stadio, ha guidato sotto ogni bandiera, ha parlato il linguaggio universale della leadership. E con ogni gol, ogni assist, ogni braccio alzato al cielo, ha costruito qualcosa di più grande di una carriera: ha costruito una leggenda.
Questo cimelio fa parte della fornitura gara messa a disposizione degli atleti in occasione delle competizioni ufficiali e differisce nelle sue caratteristiche peculiari dai prodotti messi in commercio dallo sponsor tecnico, potrebbe essere stato indossato in partita e lavato dopo il termine della gara oppure preparato per il match ma poi non utilizzato.
Queste scarpe presentano un'esclusiva personalizzazione per il fenomeno portoghese: CR su entrambe le scarpe.
Con questo modello di scarpe segna una tripletta in un derby madrileno nel 2012. In questa stagione arriva a segnare 40 gol nel campionato spagnolo diventando il primo giocatore ad aver segnato 40 gol per due stagioni di fila. Questo modello di scarpa diventa iconica a tal punto che Nike decide di creare una edizione speciale nel 2016.
Specifiche tecniche:
- Scarpe personalizzate per Cristiano Ronaldo
- Sponsor Nike
- Modello Mercurial Vapor VIII

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Scarpe gara preparate per/indossate da Cristiano Ronaldo con il Real Madrid durante la stagione, stagione 2011/12.
Cristiano Ronaldo non ha solo infranto record, sollevato trofei o firmato capolavori in campo. Ha riscritto cosa significhi essere un capitano. La sua prima volta con la fascia sul braccio risale al 2007, in un’amichevole contro il Brasile. Aveva solo 22 anni, ma negli occhi brillava già quella fame che non si spegne mai. Da quel giorno, il Portogallo non ebbe soltanto un fuoriclasse in più, ma un leader autentico.
Pochi momenti nella storia dello sport sono intensi come quella notte del 10 luglio 2016. Finale di Euro. Cristiano, ferito, costretto a uscire. Ma non se ne va. Resta lì, al limite del campo, fascia al braccio e cuore in mano, a guidare i compagni con la voce, con lo sguardo, con ogni fibra del suo essere. Quando l’arbitro fischia la fine e il Portogallo è campione d’Europa, CR7 alza la coppa tra le lacrime. Non per sé. Per la sua gente.
Nel 2019, nella prima edizione della UEFA Nations League, è ancora lui a prendere per mano la squadra. Tripletta in semifinale e trionfo in finale. Il tempo non scalfisce la sua voglia di vincere.
E poi il 2025. Quarant’anni, ancora in campo, ancora capitano. Nella finale contro la Spagna segna il gol del pareggio prima di uscire per infortunio. Non serve restare fino all’ultimo secondo: la sua energia rimane. Il Portogallo vince ai rigori. Ed è di nuovo leggenda.
Tre coppe, un’unica certezza: quando la fascia è sul braccio di Cristiano Ronaldo, nulla è impossibile.
Al Real Madrid, nelle rare volte in cui ha indossato la fascia, la squadra non ha mai perso. In Arabia Saudita, oggi è il faro dell’Al-Nassr, riferimento dentro e fuori dal campo. Anche alla Juventus e al Manchester United, pur senza essere capitano ufficiale, era lui a trascinare. Lo faceva con il gesto giusto al momento giusto, con l’intensità dello sguardo, con la naturalezza di chi è nato per guidare.
Essere capitano, per Cristiano, non è mai stato un titolo, anzi è sempre stato un compito. Un patto silenzioso con i suoi compagni, un voto di responsabilità con il suo pubblico. Non urlava, non dominava con la voce. Ma con l’esempio, con la presenza, con il sacrificio.
Ha segnato in ogni stadio, ha guidato sotto ogni bandiera, ha parlato il linguaggio universale della leadership. E con ogni gol, ogni assist, ogni braccio alzato al cielo, ha costruito qualcosa di più grande di una carriera: ha costruito una leggenda.
Questo cimelio fa parte della fornitura gara messa a disposizione degli atleti in occasione delle competizioni ufficiali e differisce nelle sue caratteristiche peculiari dai prodotti messi in commercio dallo sponsor tecnico, potrebbe essere stato indossato in partita e lavato dopo il termine della gara oppure preparato per il match ma poi non utilizzato.
Queste scarpe presentano un'esclusiva personalizzazione per il fenomeno portoghese: CR su entrambe le scarpe.
Con questo modello di scarpe segna una tripletta in un derby madrileno nel 2012. In questa stagione arriva a segnare 40 gol nel campionato spagnolo diventando il primo giocatore ad aver segnato 40 gol per due stagioni di fila. Questo modello di scarpa diventa iconica a tal punto che Nike decide di creare una edizione speciale nel 2016.
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- Scarpe personalizzate per Cristiano Ronaldo
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